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INERTIAL
INnovative matERial from TraditIonAL resources.
Processi d’innovazione per la filiera del settore lapideo/marmo. L'obiettivo è sviluppare soluzioni materiali innovative a partire dagli scarti della filiera mediante processi di microbiologia sperimentale e metodi propri del material driven design
2022 | 2023
Dalla Toscana provengono oltre il 30% delle esportazioni italiane di minerali da cave (si pensi al Marmo Bianco di Carrara, Verde di Prato, Giallo di Siena, Travertino di Rapolano, Pietra Serena, Pietra Forte, Alabastro di Volterra etc…). Le recenti sfide legate alla sostenibilità ambientale e all’estrazione di materia prima ci portano a dover ripensare il comparto lapideo coadiuvando la transizione ecologica delle imprese in ottica di economia circolare e bioeconomia. Lo scopo è quello di attutire e mitigare l’impatto dei cambiamenti climatici (e le politiche a esso legate) costruendo fonti di reddito alternative per quelle economie territoriali fortemente dipendenti da questo settore, sensibilmente minacciato. Il settore marmo in toscana presenta una grande occasione per le sfide dell’economia circolare, basta pensare che il 75% dei materiali estratti, rappresentato dai cosiddetti "derivati dei materiali da taglio”, è costituito da pezzame e pietrisco, scaglie bianche, scaglie scure, materiali litoidi di differente pezzatura e terre. Tra questi solo le scaglie bianche hanno un elevato valore, i restanti “materiali derivati” vengono collocati sul mercato con crescente difficoltà. La sfida della ricerca è proporre un’innovazione di processo volta a creare valore per questi scarti, prevalentemente composti da carbonato di calcoio (CaCO3) attraverso la microbially induced cementation (o bio-mineralizzazione microbica) mediante Sporosarcina Pasteurii o Synechococcus.
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